Il Caso Xenon: Gli Hacker che Sfidarono Microsoft - Ep. 27

Tra il 2010 e il 2014 un gruppetto di teenager nerd — il canadese David Pokora (“Xenon”), l’australiano Dylan Wheeler (“SuperDaE”), l’americano Sanad Nesheiwat (“Sonic”) e l’amico di Wilmington Justin May (“MTW”) — mette in piedi “Xbox Underground”: partono smanettando dev kit Xbox e PartnerNet, poi violano reti di Epic Games (rubando persino il codice di Gears of War 3), EA, Blizzard, Microsoft, Google e perfino uno studio con simulazioni militari USA; arrivano ai prototipi “Durango” (Xbox One) e li tentano di vendere. L’FBI li segue per anni mentre il gruppo si spacca tra bravate e imprudenze (foto di prototipi su eBay, aste nel dark web) e un traditore interno: “Persona A”, che si rivela essere MTW. Nel 2013–2014 scattano gli arresti: Pokora e Nesheiwat prendono 18 mesi (Pokora poi farà cybersecurity), Austin Alcala collabora, Nathan Leroux finirà tragicamente, Wheeler si sposta nel Regno Unito; nel 2021 MTW, nonostante le soffiate, viene condannato a 8 anni e 4 milioni di multa. La morale? Bastavano noia, talento e accessi riciclati per far tremare Big Tech — finché l’ego e i tradimenti non hanno fatto crollare tutto.
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Testo: Jacopo Turco
Editing: Anna Ferro
Voce e Produzione: Andy Franco